Nell'80° anniversario della Liberazione il Comune di Senigallia ospita una mostra storico-iconografica sul 2° Corpo Polacco
Sabato 9 Novembre: Inaugurazione della Mostra Storica a Senigallia per gli 80 anni del 2° Corpo Polacco nelle Marche
Siamo lieti di invitarvi a un evento commemorativo di grande valore storico e culturale, che celebra l’80° anniversario del passaggio del 2° Corpo Polacco nelle Marche. Senigallia apre le sue porte per ricordare la straordinaria ma travagliatissima storia del Generale Anders e dei suoi uomini, con una mostra che rende omaggio a questo importante capitolo della nostra storia condivisa.
Programma della giornata:
Ore 16.30 – Sala Conferenze, Palazzetto Baviera
Saluti Istituzionali da parte di:
- Massimo Olivetti, Sindaco di Senigallia
- Riccardo Pizzi, Assessore alla Cultura
- Massimo Bello, Presidente del Consiglio Comunale
- Maria Teresa Bulhak-Jelska, Presidente Onoraria AIPNM
Ore 17.30 – Galleria Expo-Ex, Giardini della Rocca
Inaugurazione della Mostra Storico-Iconografica “Il Generale dalla Terra Inumana”
Curata dagli storici Witold Rawski e Wiktor Cygan per TPE Towarzystwo Projektów Edukacyjnych con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri polacco e promossa in Italia da Polovers con il patrocinio dell’Ambasciata Polacca in Italia, in collaborazione con il Consolato Onorario di Polonia nelle Marche, AIPNM, ANCR, Scuola di Lingua e Cultura Polacca Anders e la partecipazione della Comunità Ebraica locale.
Questa mostra rappresenta un’opportunità unica per approfondire la travagliata origine, l’incredibile storia e il determinante ruolo del 2° Corpo Polacco nella liberazione della nostra regione, nel celebrare i legami storici e culturali tra Polonia e Italia.
Dove: Senigallia (AN), Palazzetto Baviera e Galleria Expo-Ex
Unisciti a noi per questo evento speciale!
Il contributo congiunto delle forze alleate polacche e cobelligeranti italiane fu determinante nella liberazione di Senigallia e delle aree circostanti durante l’estate del 1944. Il 2° Corpo Polacco del Generale Władysław Anders e il Corpo Italiano di Liberazione (CIL) del Generale Umberto Utili collaborarono intensamente per liberare il territorio marchigiano dall’occupazione nazista, affrontando una feroce resistenza tedesca lungo la linea di difesa tra le valli del Misa e del Cesano.
Dopo la liberazione di Ancona, avvenuta il 18 luglio 1944, il 2° Corpo Polacco avanzò verso nord, iniziando a liberare i territori meridionali di Senigallia, come Marzocca, Montignano e San Silvestro, e arrivando a consolidare l’ingresso in città il 4 agosto 1944. Questa prima fase di liberazione fu accompagnata da scontri intensi con le retrovie tedesche, le quali cercavano di rallentare l’avanzata alleata verso nord, fortificandosi nei punti strategici della città, sui crinali e lungo la SS16 Adriatica.
A partire dal 9 agosto 1944, la battaglia si intensificò lungo il fiume Cesano. Il 2° Corpo Polacco attaccò le posizioni tedesche lungo la costa adriatica e in punti nevralgici come Scapezzano, Santa Lucia, La Croce e Monterado. Contemporaneamente, il CIL si posizionò nell’entroterra, supportando l’avanzata polacca su Monterado e Santa Maria, riuscendo a conquistare alcune delle alture chiave e consolidando i progressi fatti dal fronte alleato. Questa stretta collaborazione dimostrò la forza di un’alleanza tra italiani e polacchi che condividevano un profondo desiderio di libertà.
La battaglia per il controllo di Senigallia e della valle del Cesano fu aspra e costosa: il 2° Corpo Polacco subì perdite significative, con 82 soldati caduti, 304 feriti e 4 dispersi, mentre l’esercito tedesco, costretto alla ritirata verso la valle del Metauro, contò 200 morti, 600 feriti e 300 prigionieri.
L’avanzata congiunta delle forze polacche e italiane non solo liberò Senigallia e le aree limitrofe, ma contribuì a interrompere le comunicazioni tedesche sulla direttrice strategica tra Pergola e Cagli, permettendo un importante avanzamento degli Alleati verso la Linea Gotica.
Questo contributo italo-polacco nella liberazione del territorio senigalliese dal nazifascismo rappresenta uno straordinario esempio di fratellanza e solidarietà tra due popoli uniti dal desiderio di liberare l’Italia e di garantire un futuro di pace e libertà.