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Ciao Wojtek Narębski! “Musicie, musicie, musicie!”

LORETO: il combattente polacco Wojtek Narębski ricordato nelle Marche con una messa molto partecipata.

 

Addio al colonnello Wojciech Narębski, veterano del 2° Corpo Polacco

Il colonnello a riposo Wojciech Narębski, professore e geochimico, è stato uno degli ultimi veterani del 2° Corpo Polacco sotto il comando del generale Władysław Anders. Ha combattuto per la libertà in Italia, liberando Monte Cassino, Ancona, la regione Marche e Bologna. Era anche un appassionato di Vilnius, grande amico degli italiani, e in particolare della regione Marche.

Una messa solenne per onorare la memoria di Wojtek Narębski

Wojciech Narębski è morto a Cracovia il 27 gennaio 2023, all’età di 98 anni. “Forse Dio Padre gli ha concesso una vita così lunga per consentirgli di assolvere appieno alla sua missione di testimonianza”  ha detto Don Waldemar Niedziółka “Durante la 2a Guerra Mondiale ha combattuto per la libertà d’Italia e con il 2° Corpo Polacco, ma ha continuato a combattere per la verità sulla Polonia per tutta la sua vita”Purtroppo, la comunità polacca delle Marche non ha potuto partecipare ai suoi funerali in Polonia e rendere omaggio a questo rispettato soldato. 

A Loreto, la comunità polacca delle Marche rende omaggio al professore e geochimico

Su iniziativa del Consolato Onorario della Repubblica di Polonia ad Ancona e dell’Associazione Italo-Polacca Nuova delle Marche (AIPNM), domenica 26 febbraio 2023 si è quindi svolta una solenne messa celebrata dal sacerdote polacco Waldemar Niedziółka presso la Basilica della Santa Casa di Loreto, nella cripta di San Benedetto Giuseppe Labre.

Wojciech Narębski: messa in suffragio
Wojciech Narębski: invito alla messa in suffragio del 26 febbraio 2023

 

Le autorità ricevono in dono il volume autobiografico di Wojciech Narębski, simbolo della sua vita straordinaria

Cristina Gorajski Visconti, Console onoraria di Polonia per le Marche, ha dato il benvenuto alle autorità rappresentanti delle amministrazioni comunali di Ancona, Loreto, San Benedetto del Tronto e Offagna, consegnando agli ospiti una copia del volume autobiografico intitolato “Wojciech Narębski. Per la nostra e la vostra libertà, dalla Siberia a Monte Cassino” (edito da Austeria e curato da Audero Bottero Diego, Sir Norman Davies, Marco Patricelli, Maciej Łyszczarz – i Polovers lo ricevettero da Ugo Rufino, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia).

Una cerimonia eccezionale per un uomo eccezionale: le associazioni presenti

La signora Console ha ringraziato i rappresentanti di molte organizzazioni che hanno partecipato a questa eccezionale cerimonia: i membri dell’Associazione AIPNM e i suoi sostenitori, la direzione e gli studenti della Scuola di Lingua e Cultura Polacca ANDERS con sedi ad Ancona, Macerata e Perugia, l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Federazione provinciale di Macerata, i Vigili del Fuoco dell’Associazione OSP GRS Strażakom Wspólnie przeciw Białaczce ITALIA, l’Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona e l’Ordine delle Sorelle della Sacra Famiglia di Nazareth di Loreto. La cripta era piena di persone che volevano rendere omaggio a questo uomo eccezionale che era il prof. Narębski, persone che lo avevano conosciuto personalmente, ma anche coloro che avevano solo sentito parlare di lui come soldato e come attivista sociale e divulgatore della storia, soprattutto quella legata al 2° Corpo Polacco.

Narębski e la missione di propagare la verità sulla storia della Polonia

L’intera omelia è stata dedicata ai ricordi del prof. Narębski. “È stato arrestato nell’aprile del 1941 all’età di 16 anni, ha vissuto la guerra ma ha vissuto ancora molto tempo dopo la sua conclusione – ha ricordato il sacerdote Waldemar Niedziółka – La sua missione qui sulla terra era certamente così importante che, secondo il piano divino, non avrebbe potuto lasciarci prima. Questa missione riguardava la diffusione della verità sulla storia della Polonia.”

 

Il soldato sempre sorridente e testimone della storia

Questo soldato sempre sorridente ha vissuto molte esperienze. Era stato deportato dai Russi in Siberia come prigioniero dell’NKVD (la polizia politica russa, paragonabile per ferocia alle SS naziste), soldato della 22ª Compagnia di Rifornimento dell’Artiglieria del 2º Corpo polacco, partecipante alla campagna italiana. Dal momento del suo soggiorno in Italia è nata un’amicizia e un rispetto tra grati italiani e orgogliosi polacchi (come ad es. con lo storico Mario Fratesi, già vicepresidente AIPM). Era un instancabile testimone della storia per entrambe le nazioni.

Mario Fratesi con Wojciech Narębski, Imola 18 aprile 2015 (si ringrazia la Sig.ra Liliana Draghi Fratesi)
Mario Fratesi con Wojciech Narębski, Bologna 18 aprile 2015 (si ringrazia la Sig.ra Liliana Draghi Fratesi)
Con la Console Cristina Gorajski e la Vice Presidente AIPNM Maryla Radożycka

L’esempio per preservare la memoria

Come scritto sul cimitero di Monte Cassino: “Per la nostra e la vostra libertà” – ha aggiunto il celebrante – quest’uomo e i suoi compagni d’armi hanno combattuto per il futuro, non solo per sé stessi, ma anche per la libertà della Polonia, dell’Italia e del mondo intero… in cui noi tutti oggi viviamo.”

Il professor Narębski ha insegnato la storia attraverso numerose conferenze che presentavano lo svolgimento della campagna italiana, lasciando una traccia del percorso dell’Esercito polacco di Anders attraverso le tabelle commemorative delle scuole per giovani soldati. Come tutore di “Wojtek grande“, l’orso soldato, ha avviato la creazione di monumenti in onore del suo amico peloso, come pretesto per insegnare la storia anche ai più giovani (in Italia, impossibile non citare il bellissimo esempio del Memoriale Anders, realizzato con amore dall’Associazione Eredità e Memoria di Imola che così tanto ha ispirato la nascita di Polovers)

“Dovete! Dovete! Dovete!” L’appello ai giovani, a Monte Cassino nel 2019

Durante la messa è stato citato un frammento del celebre “Appello ai giovani” letto dal tenente colonnello Wojciech Narębski nel maggio 2019 a Monte Cassino, a nome dei veterani del 2º Corpo polacco:

“Dovete!

Dovete mantenere nella memoria per le generazioni future la verità sulla battaglia di Monte Cassino, la verità sul nostro sacrificio, sulla morte dei nostri compagni, sulla disperazione con cui abbiamo superato gli ostacoli sul terreno sotto il fuoco nemico. Tutto questo è radicato profondamente nei nostri cuori, ma vogliamo essere certi che quando l’ultimo di noi lascerà questa terra, ci saranno successori che se ne ricorderanno, che visiteranno le tombe dei nostri compagni e renderanno loro omaggio. Vi consegniamo la copia dello stendardo del 12º Reggimento dei Lanceri di Podolia, qui – sulle pendici del Monte Cassino, circondati dai papaveri rossi. Crediamo che questo momento simbolico si imprimerà profondamente nei vostri cuori. Speriamo che trasmetterete i frammenti di questi ricordi ai vostri figli e che la continuità della tradizione sarà preservata.”

Il testamento spirituale del professor Narębski

Questo splendido testamento spirituale del professor Narębski ha commosso molti presenti. La Messa bilingue era ricca di canti sacri polacchi e italiani, ma quello che ha fatto scendere più lacrime è stato quello cantato alla fine: “Z dawna Polski”.

La gratitudine della città di Ancona verso il 2° Corpo d’armata polacco

Dopo la liturgia eucaristica, ha preso la parola Pierpaolo Sediari, vicesindaco della città di Ancona, che come amico di lunga data della comunità polacca in Italia ha voluto sottolineare quanto i residenti delle Marche siano grati al 2° Corpo Polacco. Cresciuto a Loreto, da bambino ha sentito dai suoi nonni quanto grande sia stato il sacrificio dei polacchi nella liberazione del 1944. Ha partecipato alla Messa non solo per la sua funzione ufficiale (al termine del suo impegno decennale da amministratore pubblico, ha voluto presenziare alla S.Messa odierna quasi a chiudere un cerchio apertosi nel 2013 sempre nel nome dei polacchi a Porta Santo Stefano in occasione della commemorazione della liberazione di Ancona), ma sopratutto come cittadino amico della Polonia.

L’ultimo omaggio a Wojtek Narębski e la foto ricordo

Infine, non poteva mancare una foto ricordo dei partecipanti. Alcuni sono rimasti a cantare discretamente nella cripta la canzone simbolica “Czerwone maki na Monte Cassino”, che anche Narębski amava cantare e così significativa in questo giorno.

A Dio Wojtek!

Ciao Wojtek Narębski

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